Apprendiamo da un articolo apparso in rete sul sito “analisidifesa.it” che le prime fasi dei corsi di addestramento delle “forze di difesa e sicurezza” nigerine per il controllo delle frontiere con la Libia sono terminate. La missione ha preso il via a fine settembre, dopo aver “superato le resistenze di Parigi” (che in Niger possiede la maggior parte delle miniere di uranio essenziali alla produzione nucleare). I militari italiani sono in Niger dall’inizio del 2018 con la “Missione bilaterale di supporto in Niger” (Misin) affiancati ai militari francesi e statunitensi, in continuità con la “Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia” (MIASIT) per la difesa dei pozzi petroliferi dell’Eni. Mentre le frontiere della “fortezza Europa” si stanno spostando sempre più a sud, gli stati della Nato si stanno spartendo il Sahel. Continue reading
Tratto da roundrobin.info
La notte dall’11 a 12 novembre, nei dintorni di Villeparisis, abbiamo incendiato un ripetitore Orange/SNCF [Orange è l’erede di France Télécom, la SNCF è la Trenitalia francese, NdT].
Mentre in quella data veniva festeggiato cerimoniosamente l’armistizio [della Prima guerra mondiale, NdT], noi abbiamo voluto portare un contributo alla sola guerra che valga la pena combattere: quella contro il dominio.
A fianco di quelli che lottano contro la pace sociale.
Dei disertori
(tradotto da guerresociale)
fonte: anarhija.info