Gli occhi spioni del potere

Il 18 dicembre scorso, a Torino, sette parcheggiatori abusivi sono stati identificati e sanzionati dagli sbirri della polizia municipale di fronte agli ospedali nelle aree di Regina Margherita e del Koelliker, dopo che i droni in utilizzo al “Servizio di sicurezza urbana” del comune di Torino avevano tenuto sorvegliata la zona antistante agli ospedali della città per giorni.
Questo è l’ultimo utilizzo in ordine di tempo dei droni con compiti di controllo e di repressione in italia da parte delle forze di polizia. Se la prima sperimentazione di questi occhi volanti è stata effettuata in una provincia periferica rispetto alle zone di maggior intensità conflittuale, e cioè a Ravenna, il loro impiego più sistematico (anche se ancora in fase sperimentale), viene portato avanti negli ultimi mesi in una città nel cuore del conflitto sociale in corso, e cioè a Torino.
I droni sono già stati utilizzati in supporto all’operazione di rastrellamento nel quartiere di S. Salvario il 28 novembre scorso e, stando alle dichiarazioni di Paola Loiacono (coordinatrice del “Servizio di sicurezza urbana” del comune di Torino), verranno utilizzati a breve per il controllo dei campi nomadi. Immaginiamo che il loro utilizzo contro le lotte a Torino sarà solo questione di tempo. Continue reading


Di Paola va dove porta la guerra

Antonio Mazzeo
Il pomeriggio del 16 novembre 2011 quando giurarono fedeltà alla Costituzione i ministri-tecnici del primo Governo Monti, lui non c’era.

“L’ammiraglio Giampaolo Di Paola, alla difesa, è in missione in Afghanistan per conto dell’Alleanza atlantica”, giustificò il premier. Da quel momento in poi il ministro con le stellette non si è fermato un attimo, sempre in giro per il mondo a promuovere la grandeur dell’Italia e l’efficienza del suo complesso militare industriale.

La prima visita ufficiale dell’ex Capo di stato maggiore ed ex presidente del Comitato militare della Nato – tredici giorni dopo l’insediamento – era a Berlino nel nome del ritrovato asse italo-tedesco per lo sviluppo dei missili e dei droni. Poi, una dietro l’altra, le missioni in Mauritania, nuovamente in Afghanistan, Gran Bretagna, Libano, Albania, Tunisia, Belgio, Russia, Stati Uniti (faccia a faccia con il Segretario alla difesa, Leon Edward Panetta, per predisporre il supporto logistico italiano alla missione Onu in Siria e parlare di scudo antimissile Nato e Afghanistan), Giordania, Giappone, Filippine, Francia, una seconda volta in Germania e Libano, Algeria, Lituania, Lettonia, ancora Afghanistan, Cipro, il Comando Nato di Bruxelles per il vertice dei ministri dell’Alleanza, Armenia e, a fine ottobre, a Gerusalemme per il “terzo vertice intergovernativo Italia–Israele” a riprova di una partnership sempre più fatta di esercitazioni congiunte, in Sardegna e nel Tirreno, nel deserto del Negev e nel golfo di Haifa, e di import-export di caccia, missili, satelliti e velivoli spia. Infine, qualche giorno fa, i bis in Algeria e in Francia (più correttamente a Parigi per la riunione con i ministri della difesa e degli esteri di Germania, Francia, Polonia e Spagna). Continue reading


Patto militare Italia-Israele. Un accordo scellerato e illegale

di Antonio Mazzeo

 Il Medio oriente è in fiamme. La Siria è in ginocchio, migliaia di profughi fuggono in Libano, in Turchia, in Giordania. Tel Aviv mobilita le forze terrestri, aeree, navali. Minaccia d’intervenire in Golan e di lanciare i suoi missili e i suoi caccia contro decine di “obiettivi strategici” in Iran. Intanto cannoneggia la striscia di Gaza e schiera carri armati e blindati alla frontiera con il Libano. Scenari di guerra che non sembrano intimorire più di tanto le forze politiche e il governo italiano. Quest’ultimo, anzi, trova pure il tempo d’inviare a Gerusalemme una delegazione d’eccezione, il premier con sei ministri, per il terzo summit intergovernativo in meno di due anni. Per rafforzare la partnership politica e militare e moltiplicare affari e scambi commerciali. Il comunicato ufficiale emesso lo scorso 25 ottobre è come sempre laconico. “In occasione del vertice Italia-Israele, al quale ha partecipato il Presidente del Consiglio, Mario Monti, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola ha incontrato il suo omologo dello Stato di Israele, Ehud Barak. A conferma dei solidi rapporti di amicizia e di collaborazione esistenti tra i due Paesi, sono stati approfonditi i temi inerenti alla cooperazione industriale nel settore della Difesa”.

Il faccia a faccia tra i ministri della guerra è stato preceduto da una serie d’incontri tra i massimi rappresentanti delle rispettive forze armate. Il 7 e l’8 febbraio 2012, il sottocapo di Stato maggiore israeliano, generale Nimrod Sheffer, ha incontrato a Roma i responsabili dell’Aeronautica italiana per “approfondire i processi di trasformazione in atto nelle due aeronautiche, le esperienze maturate nei rispettivi teatri di operazione e le future attività addestrative”. Il successivo 14 giugno è stato il comandante delle forze aeree israeliane, generale Ido Nehushtan, a giungere in Italia in missione ufficiale. Continue reading


Torino – Droni sui quartieri

Nuove frontiere di controllo sociale: il quartiere di San Salvario, coinvolto negli ultimi anni dall’ondata di gentrification che riguarda molte aree della città, è ora laboratorio per la sperimentazione di nuovi strumenti di sorveglianza tecnologica che ribadiscono la progressiva militarizzazione delle strategie e degli strumenti repressivi, come gli alpini nei quartieri e i droni sui cieli di Torino.

fonte: ansa.it

TORINO, 28 NOV – ‘Droni’, ossia piccoli elicotteri telecomandati muniti di telecamera, per monitorare lo spaccio e la criminalita’ nelle vie cittadine. La sperimentazione e’ partita da un mese nel popolare quartiere San Salvario di Torino per iniziativa della polizia municipale e ha portato, nel pomeriggio di ieri, a tre arresti e 13 denunce di pusher identificati grazie al nuovo macchinario, che normalmente si utilizza per le riprese di eventi sportivi o per la sorveglianza di terreni.


nEUROn – Il primo drone europeo by Alenia Aermacchi

Il Neuron compie il primo volo
[…] Il nEUROn, il primo dimostratore tecnologico europeo per un velivolo non pilotato da combattimento, UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle), ha effettuato il suo primo volo oggi presso la base militare di Istres, in Francia, alla presenza dei rappresentanti dei sei paesi partecipanti al programma (Francia, Italia, Svezia, Spagna, Svizzera e Grecia).

Il nEUROn – che rappresenta un triplice “primato” per l’Europa e per le industrie aerospaziali dei paesi che aderiscono al programma: primo UCAV sviluppato attraverso la cooperazione tra più’ paesi europei, primo velivolo da combattimento “stealth” e primo velivolo da combattimento interamente progettato e sviluppato su di una piattaforma virtuale – aveva effettuato il roll-out lo scorso gennaio dopo cinque anni di progettazione, sviluppo, assemblaggio e prove statiche.

Dopo l’intensa attività di prove motore si è giunti al traguardo del primo volo. Il velivolo sarà ora sottoposto ad un intenso programma di test in volo per un periodo di circa due anni in Francia, Svezia e Italia. Questi test riguarderanno qualità del volo; grado di invisibilità ai radar (stealth); sistemi aria-terra lanciati dal vano di carico interno; integrazione in un ambiente C4i (comando, controllo comunicazione, computer e intelligence) nonché di integrazione di una piattaforma non abitata negli spazi aerei.
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“L’Italia invierà truppe in Colombia per addestramenti”

lo ha annunciato il Ministro della Difesa Colombiano, Juan Carlos Pinzón

Il recente incontro tra i due paesi dimostra efficacemente come si stiano ampliando gli esempi di riferimento a livello mondiale nel campo della repressione e dell’invasione militare.

Nonostante la distanza di chilometri, le tecniche di lavaggio di immagine per portare la popolazione dalla propria parte risultano le stesse. Primo: fare scudo contro i cattivi, che siano guerriglieri, terroristi talebani, contrabbandieri o narcotrafficanti. Secondo: scovarli e tentare di spezzare le reti di legami come tentano di fare con i ribelli (prigionieri o no) in Italia, o come già fanno in Colombia con i “sovversivi”, secondo il motto “togliere l’acqua al pesce”.

La Colombia, eccellente esempio di come tutt’oggi i paramilitari si sbarazzino dei conflitti sociali facendo sparire migliaia di persone tra i morti ammazzati e le persone costrette a scappare, e l’Italia che, come si annovera nell’articolo, risplende nelle missioni di pace a suon di bombe intelligenti e con l’esempio di mercenari, che, bisogna dirlo, troppo poco spesso mostrano eroicamente al mondo intero “come muore un italiano”.

Effettivamente i contesti sono differenti ma non è difficile immaginare che il tentativo sia quello di esportare ed importare i differenti modelli “positivi” di strategie militari, di tattiche di controllo e di repressione. Di seguito una traduzione di un articolo apparso sul giornale Colombiano “El Espectador”.

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Università e guerra: Roma, convegno della NATO

Si è concluso il 27 settembre, presso l’hotel Ergife di Roma, il convegno della NATO “Computer Assisted Exercise Forum 2012” (CAX 2012). Sono stati quattro giorni concentrati sullo sviluppo e sull’affinamento delle procedure informatiche fra i centri di simulazione della NATO e degli stati aderenti all’alleanza atlantica. L’evento si è svolto congiuntamente al workshop internazionale “WAMS” organizzato dall’università di Genova e diretto dal professor Agostino Bruzzone, struttura universitaria che coopera da diversi anni con il Centro di Eccellenza della NATO di Modelling and Simulation.
Questo convegno ha visto la partecipazione di rapprsentanti della difesa degli stati membri, della ricerca e dell’industria a livello internazionale. I circa 300 partecipanti hanno discusso sul futuro delle esercitazioni NATO CAX, con la complicità e con il contributo del mondo delle università.
Le prossime edizioni di questo convegno verranno organizzate sempre in Italia con scadenza annuale.


Roma – Università e saperi di guerra: disordini a La Sapienza

fonte: contropiano.org

Gli studenti dell’università La Sapienza provano a interrompere la conferenza su “Armi cibernetiche e processo decisionale” sponsorizzata dal Ministero della Difesa e industrie belliche. La Digos li respinge bruscamente. Quanto “sapere di guerra” circola negli atenei italiani?
Questa mattina un centinaio di studenti dell’università La Sapienza hanno provato a entrare con un blitz alla conferenza annuale dell’Information Warfare dal titolo “Armi cibernetiche e processo decisionale”, evento patrocinato dal Ministero della Difesa e dal Consiglio dei Ministri in collaborazione con grandi mutlinazionali del settore bellico e tecnologico come Finmeccanica, Elettronica e Ibm.
Gli studenti al grido di “fuori la guerra dall’università” hanno provato ad entrare nel Rettorato dove era in corso la conferenza ma sono stati prima spintonati e poi allontanati con i manganelli dagli agenti di polizia presenti a “protezione” dell’evento. Gli studenti hanno allora dato vita ad corteo dentro il maggiore ateneo romano, sono ritornati sotto il Rettorato ed hanno sottoposto ad un fitto lancio di uova i partecipanti al convegno. Continue reading


Dispositivi di contro-insurrezione: l’FBI vara un sistema di identificazione biometrica

Entro il 2014 tutti gli abitanti degli Stati Uniti saranno monitorati in ogni loro movimento. Questo è l’ultimo sviluppo del programma chiamato “Next Generation Identification”, progetto partito nel 2005 ufficialmente per aggiornare la banca dati delle impronte digitali delle forze di polizia americane. Il sistema è già stato testato in Michigan e verrà esteso nell’arco di quest’anno nello stato di Washington, Florida e North Carolina.
Nell’articolo da cui abbiamo tratto queste informazioni non viene specificato il metodo di monitoraggio (microchip?).


Dispositivi di contro-insurrezione: il drone utilizzato a Ravenna al corteo contro la CMC

Ai partecipanti del corteo di Ravenna dello scorso 13 ottobre contro la CMC (ditta che ha l’appalto per la costruzione del cunicolo esplorativo in Valsusa) sarà apparso alla vista uno strano insetto volante di ridottissime dimensioni che, munito di videocamera, sorvegliava ed identificava dall’alto i manifestanti. Questo schifoso e minuscolo guardone, è lo “scrabble” (“scarabeo”) costruito dalla mini-ditta ravennate “Italdron”, piccola azienda costituita da tre giovani “nerd” (così si definiscono loro) nel 2007, ed utilizzato in collaborazione con la digos di Ravenna lo scorso 13 ottobre.

L’UAV in questione è un piccolo velivolo quadrielica, di 1 kg di peso e 50 cm di larghezza, 15 minuti di autonomia e con una capacità di arrivare fino ad 1 km di altezza. Tutto il sistema è trasportabile in uno zaino di ridotte dimensioni, ed è perfettamente utilizzabile in ambienti urbani.

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