Category Archives: Contributi antimilitaristi

Torino: Scritte contro la Microtecnica S.R.L

Tratto da www.autistici.org/macerie

11 marzo.  Manifestazione in solidarietà ad Afrin e alla resistenza curda contro l’attacco turco. Durante il corteo sono state vergate alcune scritte sulla sede della Microtecnica s.r.l. di piazza Arturo Graf, responsabile della fabbricazione di componenti elettronici per gli elicotteri usati dal presidente Erdogan. Inoltre i vetri dell’ingresso dello stabile sono stati distrutti.

 

Aggiungiamo alcuni dati di questa ditta:

Fino al 1983 la sua produzione si diversificava sia nel campo civile nella strumentazione di precisione che nel campo militare per sistemi di attuazione elettromeccanica ed oleodinamica. All’interno del gruppo multinazionale United Technologies Corporation nel 2008 diventa una società indipendente rimanendo attiva nella produzione di componenti e parti nei campi: missilistico, aerospaziale ed aeronautico.

Attività e Prodotti

Progetta, produce e distribuisce sistemi e componenti per il mercato aerospaziale, commerciale e della difesa.

La società è collaboratrice stabile dei maggiori player del settore, tra cui: Leonardo,  Airbus, TAI, Embraer, Bombardier.

 

Le forniture offerte sono:

  • sistemi di attuazione
  • macchinari per il condizionamento dell’aria
  • scambiatori di calore avionici
  • componenti con viti a ricircolo di sfere
  • sistemi Bleed Air
  • sistemi di raffreddamento
  • attuatori elettromeccanici
  • valvole e sistemi anti ghiaccio / dispositivi di prevenzione
  • attuatori meccanici
  • ram ad azionamento pneumatico
  • attuatori rotativi
  • synchrophaserssistemi per applicazioni spaziali.


Nascita del sito “fight4afrin”

fonte: fight4afrin.noblogs.org

Diamo comunicazione della nascita del sito fight4afrin.noblogs.org, che ha lo scopo di portare avanti una mobilitazione contro l’aggressione dell’Esercito turco nel Cantone di Afrin e contro i governi, le industrie e le banche che qua in Europa sono complici delle stragi di Erdogan e dei suoi tagliagole.

L’appello – Se Afrin cadrà…. sarà troppo tardi!

Per più di 6 settimane abbiamo dovuto assistere all’attacco e l’occupazione da parte dello Stato turco e insieme a gruppi islamisti come ISIS e Al-Qaeda di Afrin, il cantone più a ovest del Rojava. In questa campagna di sterminio, gli invasori non si trattengono né dal ricorrere al bombardamento deliberato di civili né dall’usare armi chimiche. I mercenari islamisti e i soldati turchi fascisti lasciano una scia di devastazione, saccheggio, stupro e omicidio, praticano una pulizia etnica del territorio curdo. Finora più di 300 civili e molti militanti hanno dato la vita, decine di villaggi sono stati distrutti e centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le loro case.

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Vicenza: Il corpo delle donne non è terra di conquista

Riceviamo e diffondiamo:

 


Presentazione del libro: Guerra alla guerra! I socialisti scledensi e vicentini al “processo di Pradamano”

MERCOLDÌ 21 MARZO, ORE 20,30
CIRCOLO CABANA
via Campagnole 22 a Rovereto

Presentazione del libro Guerra alla guerra! I socialisti scledensi e vicentini al “processo di Pradamano” (luglio-agosto 1917) di  Ugo De Grandis. Sarà presente l’autore, storico di Schio (che ha al suo attivo diverse pubblicazioni, soprattutto sulle Brigate “Garemi” e la Resistenza vicentina).

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Intervista ad un compagno sulla due giorni contro RWM e sul comparto economico militare

Il processo di militarizzazione della Sardegna che si evolve in comparto economico-militare.

Ce ne parla un compagno che da anni si occupa delle lotte anti-militariste, presentando anche due giornate di discussione su come ostacolare le fabbriche di morte sorte nell’isola.

Qui sotto il link dove ascoltare l’intervista:

radioblackout.org/2018/03/macerie-su-macerie-28-febbraio-2018-una-questione-sarda/


Resoconto dell’ultima assemblea su Eni, guerra, frontiere… e prossimo appuntamento

Domenica 18 febbraio si è svolta, a Torino, la quinta “assemblea Brennero”, dedicata, come le due precedenti, a definire alcune iniziative a Milano contro l’intervento in Libia e in Niger e contro il ruolo dell’Eni. Ci si è soffermati su due aspetti: quelli di contenuto e quelli pratico-logistici.

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Due giorni contro la RWM, Cagliari 7 e 8 aprile 2018

La due giorni è completamente autofinanziata e autogestita.

Cibo vegan. Porta tenda, sacco a pelo, materassino e stoviglie. Saranno presenti distribuzioni di materiale vario, se vuoi porta anche la tua.

Il luogo della due giorni è ancora in via di definizione, per aggiornamenti andate su nobordersard. wordpress.com

Per qualunque dubbio o richiesta di informazioni scriveteci a nobordersard2016@gmail.com.

Testo di presentazione:

CONTRIBUTO IN VISTA DI DUE GIORNI DI DISCUSSIONI CONTRO LA RWM

Cagliari, 7 e 8 aprile 2018

Dell’attuale occupazione militare della Sardegna, che forse sarebbe più corretto definire comparto militare, la RWM è sicuramente la componente più attiva e dinamica.

Questo dinamismo si può riscontrare su quasi tutti i fronti: aumento dei profitti, ingrandimento dell’azienda, potenziamento e allargamento della produzione, interessamento istituzionale alle vicende, prese di posizione dei lavoratori e della popolazione. Purtroppo a questo elenco non si può aggiungere la dinamicità da parte di chi sogna di vedere chiusa e distrutta la RWM.

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Sardegna: Parenti serpenti

Nei mesi scorsi scaldava il cuore sapere che una gru dei Fratelli Rubino,complici della logistica militare, fosse andata a fuoco.

“Il primo attentato risale al 6 settembre del 2017 nel mirino la ditta “Icom spa” a Macchiareddu, distrutta una gru del valore di circa 3milioni di euro. Il 15 settembre il secondo attentato ad Assemini distrutta un’altra gru. Il 30 settembre nel mirino finisce la ditta del cugino dell’arrestato sempre ad Assemini, distrutti quattro mezzi pesanti. Il quarto attentato il 28 novembre a Nuraminis, danneggiata la gru della ditta “Rago green power” di Potenza. L’ultimo incendio risale al 30 novembre dello scorso anno a Senorbì nel mirino la “No.Va. Service”, distrutte un’autogru e un furgone.”

Così scrivono i giornali ,dando notizia dell’arresto di Davide Rubino, cugino dei piu’ famosi fratelli con il medesimo cognome, che pronto pronto stava per partire in Thailandia vista la mala parata. Sarebbe lui quindi il responsabile dell’incendio alla gru e a qualche mezzo pesante dei Rubino e  artefice di un metodo spiccio per sbaragliare la concorrenza.

Un colpo di scena quindi che fa sgranare gli occhi e solleticare il cervello come il piu’ banale dei romanzi gialli.

In questo caso diciamo che chi vive di guerra non resta in pace, neanche nel caldo delle mura domestiche.


Alla guerra nucleare dalla base Usa di Sigonella

Riceviamo e pubblichiamo:

Follie criminali. Segretamente a Sigonella sta per entrare in funzione la Joint Tactical Ground Station (JTAGS), la stazione di ricezione e trasmissione satellitare del sistema di pronto allarme USA per l’identificazione dei lanci di missili balistici con testate nucleari, chimiche, biologiche o convenzionali. Nell’area 465 della base sorgerà il nuovo sito di guerra missilistico e nucleare. Della nuova “ricollocazione” a Sigonella grande felicitazione del Presidente del Consiglio Renzi e della Ministra Pinotti. Il governo italiano pare non abbia ritenuto doveroso informare il Parlamento e l’opinione pubblica. Mister Trump ha annunciato un piano di “modernizzazione” degli arsenali che costerà più di 1.300 miliardi di dollari nei prossimi 30 anni. Vorrebbe testate nucleari per “effettuare attacchi chirurgici con un numero ridotto di vittime”. Per le opere urbanistiche la US Navy ha affidato i lavori di costruzione degli impianti JTAGS alla D’Auria Costruzioni S.r.l. di Lamezia Terme che sembrerebbe una società quantomeno discutibile.

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La guerra dell’Europa in Africa

Riceviamo e pubblichiamo:

junge Welt 24 febbraio 2018

Incontro ‘G5 Sahel’ e Unione Europea (UE) a Bruxelles.

[Il Sahel (dall’arabo Sahil, “bordo del deserto”) è una fascia di territorio dell’Africa sub-sahariana che si estende tra il deserto del Sahara a nord e la savana del Sudan a sud, e tra l’oceano Atlantico a ovest e il Mar Rosso a est. Il G5 Sahel invece è l’iniziativa militare congiunta tra Mali, Niger, Ciad, Burkina Faso e Mauritania progettata nel febbraio del 2014 e lanciata nel luglio 2017 per portare sicurezza nella regione sahelo-sahariana. Cioè, una forza coordinata nel quadro della lotta alla criminalità locale e, soprattutto, alla minaccia terroristica e al passaggio dell’emigrazione, che dall’inizio della crisi nel Mali, scoppiata nel gennaio 2012, ha compromesso la stabilità geopolitica della zona.]

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