Category Archives: Generale

Un antimilitarista in carcere

Da circa un mese Stefano, compagno di Torino molto presente alle iniziative NO TAV in Valsusa, si trova nel carcere di Ivrea, condannato a un anno e mezzo per delle scritte antimilitariste all’Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica) e attualmente detenuto per “interruzione di pubblico servizio nell’attività aeronautica”.

Non sappiamo in che senso delle scritte possano costituire “interruzione dell’attività aeronautica”. Daremo a breve informazioni più precise. Ciò che sappiamo, invece, è che l’Alenia è una delle aziende più importante del gruppo Finmeccanica, produttore industriale di morte. Se Stefano ha fatto solo delle scritte ha la nostra solidarietà, se ha cercato in qualche altra maniera di ostacolare il funzionamento di una fabbrica di armi ce l’ha ancora di più.

Stefano sarà processato il 24 febbraio alle ore 9,00 presso il tribunale di Torino. Per chi volesse spedirgli telegrammi, lettere o materiale (lui chiede in particolare ospuscoli su CIE, nano- e biotecnologie, lotte nel Delta del Niger), questo è il suo indirizzo:

Stefano Mangione

C.C. Corso Vercelli 165

10015 Ivrea (TO)


Area Spa – Dall’Italia alla Siria, al servizio della repressione

da “bello come una prigione che brucia” [trasmissione di radio blackout]

Mentre la rappresaglia del regime siriano contro i manifestanti ha reclamato più di 3000 vite a partire dal marzo 2011, i tecnici italiani di Area Spa, stanziati sul territorio, sono tuttora particolarmente impegnati a fornire a Bashar Al-Assad il potere di intercettare, scansionare e catalogare potenzialmente ogni e-mail circolante attraverso il paese.

Ad occuparsi di installare il sistema, sotto supervisione di agenti dei servizi segreti siriani, sono appunto gli impiegati della Area Spa, una compagnia con sede nel varesotto, che insieme a Innova, Rcs e Sio, è una delle aziende con le quali il ministero della Giustizia nostrano è indebitato per circa 160 milioni di euro per il servizio di intercettazioni offerto al governo italiano. Fonti che hanno lavorato al programma, riferiscono delle continue pressioni del regime siriano su Area Spa per accelerare i tempi di realizzazione del progetto, vista la necessità di tracciare, identificare ed eliminare il dissenso interno. Il contratto è stato stipulato nel 2009, prima che iniziassero a dilagare le contestazioni, mentre a partire da febbraio di quest’anno, poche settimane prima dell’inizio delle proteste e della sanguinosa repressione, gli impiegati dell’azienda italiana hanno iniziato a muoversi verso Damasco, dove alloggiano in un appartamento nell’area residenziale della capitale. Continue reading


Serata informativa a Borgo Sacco


Giornalino antimilitarista SA TIRIA

sa tiria 2, pagine 1 e 4

sa tiria 2, pagine 2 e 3

Il giornale è stato redatto il 28 settembre e a causa di problemi vari lo diffondiamo solo ora. Resta comunque il nostro impegno nel fare a breve degli aggiornamenti sulla situazione nella prossima uscita.


Trento – Rivendicazione sabotaggio stazione meteo Eledia

riceviamo da mail anonima:

“CLES-MASO MAIANO (TRENTO):SABOTATO MELETO “INTELLIGENTE”.TRANCIATE E ASPORTATE DAI FILARI 11 ANTENNE WIRELESS E RELATIVI CAVI CON SENSORI SOTTERRANEI.FUOCO ALLA CENTRALINA DI RACCOLTA DATI E RILEVAZIONE METEO.ELEDIA,LABORATORIO DELL’UNIVERSITA’ DI TRENTO,RICERCA PER SVILUPPARE TECNOLOGIE DI CONTROLLO PERVASIVO E PER LA GUERRA.SABOTIAMOLI!”

(da www.inform-azione.info)


Berlino – Rivendicazione di sabotaggio ferroviario contro guerra e traffico armi

fonte:http://linksunten.indymedia.org/de/node/48377 – culmine.noblogs.org | trad. cenere

Rivendicazione dell’attacco a Berlino

Oggi abbiamo rallentato il capitale tedesco e le sue funzioni come attore globale nell’esportazione di armi! Azioni di sabotaggio in diversi importanti snodi della “Deutsche Bahn AG” hanno costretto Berlino ad una pausa. I sistemi di comunicazione erano disturbati. Molti treni regionali e di lunga percorrenza in ritardo o completamente fermi. I soldati tedeschi uccidono in diverse parti del mondo. Da 10 anni le forze armate tedesche sono in guerra in Afghanistan – senza il favore degli abitanti tedeschi. Un motivo legittimo per il fatto, che a Berlino oggi ci siano cose fuori servizio. Dobbiamo cambiare le condizioni alle fondamenta per prevenire le guerre.

Libertà per Bradley Manning! Il soldato americano che ha sabotato la guerra in Iraq. “Io voglio che la gente sappia la verità, non importa chi siano. Perché senza informazione non puoi prendere decisioni pubbliche” (Bradley Manning)

P.S. Non agiamo con l’intenzione di ferire qualcuno. Escludiamo ciò finché è possibile. Politici, polizia e media dovrebbero evitare ogni discredito di terrorismo. Terrorista è chi costruisce armi, guadagna soldi con esse e uccide persone o le ha uccise.

The hekla reception committee – for more social eruptions

(Riferendoci ai vulcani islandesi, che speriamo ci renderanno felici più spesso, rallentando la routine dell’economia. “Hekla” è appunto un vulcano – la sua eruzione è attesa da tempo.)


Loro sono in guerra. E noi?

Estratto dal n°38 di “Ekintza Zuzena”:

loro sono in guerra. E noi?


Le note dell’oppressione

Domenica sera (25 settembre), un gruppo di persone si è dato appuntamento davanti al Teatro Filarmonico di Verona per volantinare e mostrare la propria contrarietà all’esibizione dell’Israel Philarmonic Orchestra. Questi musicisti, oltre alle tournée internazionali, offrono la loro musica ai soldati israeliani nei vari avamposti, appoggiando moralmente il braccio armato dello Stato d’Israele che permette la continuazione dell’occupazione.
Non esistono note musicali, nemmeno se suonate da musicisti di professione, in grado di alleggerire o de-responsabilizzare il ruolo dei militari che soffocano regolarmente col piombo ogni tentativo palestinese di emancipazione.
Per i soldati la loro unica possibilità è la diserzione, per gli orchestrali il rifiuto di prestare la propria arte per situazioni di palese oppressione, per noi la contestazione e il sabotaggio di ogni manifestazione che, in vari modi, appoggia la politica razzista dello Stato israeliano.
L’invito che è stato fatto era di non partecipare al concerto. Vari striscioni e bandiere sono stati aperti durante il volantinaggio.


La musica al servizio della guerra

La Musica è storia di generazioni, di culture, di civiltà, di tradizioni di popoli;  l’orchestra sinfonica israeliana porta la Musica negli avamposti di guerra, nei check points, nei territori occupati della terra di  Palestina,  con il significato di sostenere l’esercito israeliano nelle sue azioni di occupazione, aggressione contro la popolazione Palestinese.
La Musica viene diffusa in luoghi  dove si coltiva l’odio e la sopraffazione,
la Musica viene violentata e violata.
L’orchestra sinfonica israeliana fa tutto ciò, al servizio non della Cultura ma delle politiche  di Israele che occupa militarmente la Cisgiordania, Gerusalemme est e tiene sotto assedio la popolazione della striscia di Gaza; usa la forza militare per rubare la  terra e l’acqua.
La nostra presenza per contestare l’orchestra israeliana, ma anche per  condannare chi a vario titolo e con varie modalità sostiene la politica di Israele.

Comitato per la Palestina


Presente coloniale

La Libia, l’esercito italiano e il nuovo Ordine

Il 29 Agosto, a Doha (Qatar), si è svolta la riunione dei capi di stato maggiore dei paesi coinvolti nella guerra in libia, alla quale ha preso parte anche il capo di stato maggiore della difesa italiana, generale Biagio Abrate.

All’incontro, oltre ai rappresentanti di Qatar, Emirati Arabi Uniti e Giordania, hanno preso parte il presidente del comitato nazionale di transizione libico (CNT) di Bengasi, Mustafa Ab-del Jalil, il responsabile delle questioni militari del CNT, Omar al-Hariri, e l’ammiraglio Samuel J. Lockear, capo del comando NATO di Napoli. Nel corso della riunione, a meno di una settimana dalla conquista di Tripoli da parte dei ribelli, è stato fatto il punto della situazione in relazione a quanto sinora svolto e ai futuri sviluppi.

Mustafa Ab-del Jalil ha sottolineato che non sarà disconosciuto il ruolo svolto dalle nazioni amiche, la cui collaborazione sarà ancora utile e necessaria in settori quali l’addestramento di forze armate e di polizia e nel controllo delle frontiere sia marittime che terrestri.

Il generale Abrate, nel corso del proprio intervento, ha ribadito che è importante “il raggiungimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in tutto il paese, innanzitutto attraverso il disarmo delle truppe irregolari e la creazione di forze armate nazionali”.

Migliori alleati di Gheddafi fino al giorno prima dei bombardamenti NATO, ora addestratori delle nuove truppe libiche: la farsa e la tragedia del colonialismo italiano in Libia.