In provincia di Verona la stazione NATO “cugina” del MUOS di Niscemi

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In provincia di Verona la stazione NATO “cugina” del MUOS di Niscemi

 

Lughezzano è una piccola frazione del comune di Bosco Chiesanuova, posta a 580 metri sull’altopiano della Lessinia, la fascia montuosa a nord di Verona, prealpi venete. E’ qui che sorge la stazione di telecomunicazioni satellitari “cugina” del MUOS di Niscemi: identiche le funzioni strategico-militari e analoghi i devastanti impatti sull’ambiente e la salute umana generati dalle emissioni elettromagnetiche. Unica differenza, la titolarità delle installazioni e delle gigantesche antenne: la NATO nel caso di Lughezzano, la Marina militare degli Stati Uniti d’America in Sicilia.

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Turchia: attacco militare nel nord Iraq contro il PKK

Tratto da https://radioblackout.org/2020/06/turchia-attacco-militare-nel-nord-iraq-contro-il-pkk/

Turchia: attacco militare nel nord Iraq contro il PKK

Il 15 giugno è annunciata ufficialmente un’operazione militare turca in Iraq settentrionale per colpire 81 postazioni appartenenti al Pkk. Oltre a bombardamenti aerei, sono arrivati anche soldati per un intervento via terra. Ad oggi risultano colpite una decina di postazioni, secondo Ankara. Il Pkk invece dichiara che i primi bombardamenti sono avvenuti attorno ai campi profughi e non contro le proprie postazioni. Ieri il Pkk ha specificato che dopo 3 giorni di scontri si sono registrate 2 morti tra le loro fila e 10 tra i soldati turchi: l’operazione turca non sembra quindi aver registrato grandi successi per ora. La comunità kurda ha risposto con manifestazioni di piazza, anche se vietate dal governo turco, e oggi siamo al quarto giorno della marcia indetta dall’Hdp, Partito democratico dei Popoli, unico partito parlamentare ad esprimersi a riguardo. Ci sono stati anche altri cortei di solidarietà contro l’attacco militare. Per quanto riguarda la comunità internazionale, la Commissione Europea si è espressa contro l’operazione, e il parlamento iracheno per due volte ha mandato una comunicazione alla Turchia invitando a ritirare le truppe. Barzani, leader del partito kurdo iracheno, non si è espresso. Non è una novità che la Turchia entri nel nord dell’Iraq con la scusa di combattere il terrorismo per la sicurezza interna. Scontri e bombardamenti sono ancora in atto. Tutto questo avviene mentre la Turchia è impegnata anche in Libia e Siria: in tutti questi fronti, Ankara ha rapporti con gli Stati uniti, ed è probabile che in Iraq abbia agito con il benestare degli USA.

Ne abbiamo parlato con Murat Cinar, ascolta la diretta:

https://radioblackout.org/2020/06/turchia-attacco-militare-nel-nord-iraq-contro-il-pkk/

 


Guerra contro la popolazione kurda

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Guerra contro la popolazione kurda

(junge Welt 16 giugno 2020)

L’aviazione aerea turca colpisce nel nord-Irak in preparazione di un’offensiva a terra.

Di fronte ad un’economia paralizzata e a valori di adesione sprofondati, il presidente turco Tayyip Erdogan, ha scelto ancora una volta la guerra: in pratica, mettendo in gioco la carta kurda, le fila del nazionalismo kurdo devono schierarsi con lui.

Nella notte di ieri (lunedì 15 giugno) l’esercito turco ha iniziato una grossa offensiva nel nord-Irak; il suo nome è “Operation Adlerklaue” (*), che è d’aiuto alla sicurezza dei confini della Turchia e della sua popolazione, ha dichiarato il ministero della difesa turco.

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Small is beautiful?

Tratto da finimondo.org

 

Small is beautiful?

«Ho studiato il fenomeno della dedizione, spesso cieca, dei tecnici per il proprio compito.

Considerando la tecnologia moralmente neutra, costoro erano privi del minimo scrupolo

nello svolgere le loro attività. Più tecnico era il mondo che ci imponeva la guerra,

più pericolosa era l’indifferenza dei tecnici davanti alle conseguenze delle loro attività anonime».


Albert Speer, architetto membro del partito nazista 

e Ministro per gli armamenti e la produzione bellica dal 1942 al 1945


 

Nel 1959, un fisico che aveva partecipato al programma di ricerca che ha portato alla costruzione della bomba atomica, fece una curiosa presentazione in una università californiana. Concluse pronunciando parole che volevano essere profetiche, come si addice ai grandi visionari della scienza: «C’è molto spazio in fondo alla scala». Per decenni la sua profezia generò più speculazioni che accurate ricerche. Fino al giorno in cui i primi laboratori di ricerca cominciarono, negli anni 80, a dedicarsi allo studio dell’«infinitamente piccolo». Battezzate «nanotecnologie», queste ricerche comprendono tutti i procedimenti di fabbricazione o di manipolazione di strutture su scala nanometrica (1 nanometro corrisponde ad 1 miliardesimo di metro; un filamento di DNA umano ha una larghezza di 2 nanometri). Il «grande balzo in avanti» è stato fatto nel 2001, quando gli Stati Uniti riconobbero le nanotecnologie come un settore strategico per la ricerca scientifica, irrorando i laboratori col più grande piano di investimenti della loro storia.


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In Italia il Grande Fratello anti-covid con le app delle forze armate israeliane

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In Italia il Grande Fratello anti-covid con le app delle forze armate israeliane

17.06.2020

Identificare, tracciare e schedare i potenziali portatori del coronavirus a partire dall’analisi della voce e di un colpo di tosse. Il supercontrollo dell’uomo da parte delle app e dell’intelligenza artificiale grazie ad un’inedita partnership tra la principale università privata-religiosa italiana e uno dei centri ingegneristici israeliani particolarmente attivo nella ricerca militare. Con un comunicato emesso il 16 giugno dall’Ambasciata italiana in Israele è stato reso noto l’avvio di una collaborazione scientifica tra l’Università del Sacro Cuore di Milano e l’Afeka Center for Language Processing di Tel Aviv per il “contrasto del Covid-19”. “Il nuovo programma di cooperazione tra le due istituzioni è stato al centro dell’incontro di oggi tra l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Gianluigi Benedetti, e il Presidente dell’Afeka Academic College of Engineering, Prof. Ami Moyal”, aggiunge l’ufficio diplomatico. “I due centri stanno infatti lavorando insieme utilizzando nella pratica clinica le loro competenze sull’elaborazione vocale e l’intelligenza artificiale. Nuovi strumenti tecnologici, che consentono il rilevamento pre-diagnostico dei potenziali portatori di COVID-19 attraverso l’analisi della voce, del parlato e della tosse dei pazienti, saranno sottoposti a studi clinici che condividono lo stesso protocollo”.

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Dal 2016 i Carabinieri addestrano l’intelligence e la polizia segreta del Qatar

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Dal 2016 i Carabinieri addestrano l’intelligence e la polizia segreta del Qatar

14.06.2020

Chi concorre alla formazione delle forze speciali e della guardia personale dell’emiro del Qatar nella “lotta al terrorismo” o nella “gestione dell’ordine pubblico”? L’Arma dei Carabinieri…

Istituita nel 2004 dall’allora sovrano Sheikh Hamad bin Khalifa Al-Thani che abdicò a favore del figlio nove anni dopo, la Lekhwiya è il corpo d’élite delle forze di sicurezza qatarine che sovrintende a delicate operazioni d’intelligence e di “controllo interno”. A seguito dell’Accordo tecnico firmato a Doha il 14 marzo 2016 dal generale Fahad Rashed Al-Ali, Comandante della Lekhwiya Security Force, e dall’allora Comandante generale dei Carabinieri, gen. Tullio Del Sette (già Capo di gabinetto della ministra della difesa sen. Roberta Pinotti), Qatar e Italia hanno avviato programmi di “cooperazione nell’ambito dell’addestramento e dello scambio delle migliori pratiche in relazione al servizio di istituto”.

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A Camp Darby il Comando italiano delle operazioni speciali e psicologiche

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A Camp Darby il Comando italiano delle operazioni speciali e psicologiche

15.06.2020

Martedì 9 giugno è stata issata la bandiera italiana; venerdì 12 l’inaugurazione della nuova sede del Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), presente il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. L’area a nord della grande base di Camp Darby, in Toscana, è stata presa in consegna dalle forze armate italiane a seguito della decisione del Pentagono di rivedere le modalità organizzative e di gestione di quello che è il principale hub di stoccaggio di mezzi e sistemi d’arma delle forze terrestri Usa nel sud Europa. Con un investimento infrastrutturale plurimilionario, l’Esercito italiano potrà così coronare il sogno di realizzare in provincia di Pisa un centro strategico dove ospitare le forze d’elite destinate alle guerre “non convenzionali” e alle famigerate operazioni psicologiche.

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Ed ecco la NATO per le guerre del prossimo decennio…

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Ed ecco la NATO per le guerre del prossimo decennio…

09.06.2020

Da qui al 2030 faremo la NATO ancora più forte”. Lo ha annunciato lunedì 8 giugno il Segretario Generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, a conclusione di un meeting con i membri del Consiglio Atlantico e del German Marshall Fund degli Stati Uniti d’America. “E’ stata questa un’occasione per riflettere sui temi che l’Alleanza dovrà affrontare da qui ai prossimi dieci anni per continuare a sentirci sicuri in un mondo ancora più incerto”, ha spiegato Stoltenberg. “La NATO deve continuare ad essere forte militarmente, essere più unita politicamente ed assumere un più ampio approccio globale. Per questo si deve continuare a investire nelle forze armate e in moderni sistemi militari. Rafforzare politicamente la NATO significa utilizzare l’Alleanza quale forum di discussione e, quando necessario, agire e affrontare le questioni che minano la sicurezza, operando più strettamente con i partner per difendere i nostri valori in un mondo dove cresce la competizione globale”.

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Training militari Italia-Qatar e commesse per 5 miliardi per navi e missili

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Training militari Italia-Qatar e commesse per 5 miliardi per navi e missili

10.06.2020

I cantieri di La Spezia, la vicina stazione elicotteri di Sarzana Luni e l’Arsenale di Venezia; l’Accademia di Livorno e la grande base navale di Taranto; l’arcipelago della Maddalena e lo scalo aereo di Catania Fontanarossa. Sono le infrastrutture strategiche della Marina militare dove da quattro anni vengono formati e addestrati ufficiali, sottufficiali e tecnici dei reparti di guerra navale del Qatar, il ricco e potente emirato sempre più armato dalle industrie belliche d’Italia. La cooperazione in ambito navale è una delle più rilevanti dell’asse strategico-militare Roma-Doha. Essa scaturisce da un Memorandum of Understanding sottoscritto il 16 giugno 2016 dall’allora ministra della Difesa Roberta Pinotti e dal Ministro per gli Affari della Difesa del Qatar, Khalid bin Muhammad Al Attiyah.

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Wuppertal: automobile T6 “Widder” della Bundeswehr illuminata

Tratto da https://de.indymedia.org/node/87503

Wuppertal: automobile T6 “Widder” della Bundeswehr illuminata – Lotta per il Rojava!

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Una settimana prima del “Bundeswehr Day” che si svolgeva a livello nazionale in varie basi Bundeswehr, abbiamo dato fuoco a un veicolo militare tedesco Bundeswehr sulla gomma anteriore nelle prime ore del mattino del 7 giugno 2020 a Ludwigstrasse. Il motore e la parte anteriore del T6 “Widder” sono completamente bruciati. Sfortunatamente, non sappiamo se anche l’area di carico del furgone abbia preso fuoco. Ci siamo assicurati che ci sia una distanza sufficiente da case e altri veicoli per prevenire qualsiasi rischio per le persone.

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