Author Archives: romperelerighe

Belgio: Azioni antimilitariste

Tratto da finimondo.org

Lucrosum et decorum est pro patria facere?

In Belgio non lo conoscono il latino.

Verso le due del mattino di lunedì 25 settembre gli abitanti di Malines (una cittadina a metà strada fra Bruxelles ed Anversa) sono stati svegliati da una serie di detonazioni. Affacciatisi alla finestra, hanno visto un enorme fuoco divampare negli stabilimenti di una impresa locale. Nonostante l’intervento di molti veicoli dei pompieri, non c’è stato niente da fare. Dei 5.000 metri quadrati dell’azienda, non è rimasto nulla. Tutto distrutto. Un duro colpo per la Varec, ditta che produce cingolati per carri armati e pneumatici per mezzi militari, fornitrice ufficiale delle Forze Armate degli Stati Uniti.

 

Se in un sogno asfissiante anche tu potessi marciare

Dietro al vagone dove lo abbiamo buttato,

Guardando gli occhi bianchi dimenarsi nel volto,

il volto penzolante di un diavolo schifato dal vizio…


Lecco: Il bollettino di guerra

Il bollettino di guerra tratto da leccoriot.noblogs.org

  • (11-09-17) Russia e Bielorussia stanno per cominciare con circa 80000 uomini un’esercitazione congiunta volta a proteggere l’influenza e gli interessi russi nella regione. L’Ucraina è preoccupata che le manovre possano coprire la preparazione di un’invasione.
  • (11-09-17) Il segretario generale della NATO ha affermato che la situazione in Corea necessita di una risposta globale in termini di sanzioni. Questa viene vista come l’unica soluzione ad un conflitto che, dato il patto di mutua difesa, coinvolgerebbe tutti i paesi NATO.
  • (11-09-17) Il governo britannico ha eliminato il tetto salariale per poliziotti e guardie carcerarie. Il provvedimento è volto a risolvere il problema della scarsità di arruolamenti.
  • (08-09-17) Il ministro della difesa francese ha espresso il desiderio di rafforzare la collaborazione tra Italia e Francia nella produzione di navi da guerra di superficie.
  • (04-09-17) Mentre la Nord Corea prepara nuovi test missilistici, USA, Giappone e Corea del Sud preparano una risposta militare ed invocano maggiori sanzioni economiche.
  • (04-09-17) L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea rischia di mettere in difficoltà le collaborazioni in programmi militari europei, in quanto i fondi della commissione europea non potrebbero più raggiungere le industrie britanniche.
  • (03-09-17) Germania, Francia e Italia hanno invocato l’inasprimento delle sanzioni economiche europee nei confronti della Corea del Nord in seguito al test di una bomba all’idrogeno
  • (01-09-17) Gran Bretagna e Francia stanno rafforzando la collaborazione militare e parteciperanno ad esercitazioni congiunte in ambito NATO.
  • (29-08-17) L’azienda israeliana Elbit ha vinto l’appalto per fornire gli armamenti da installare sui mezzi corazzati Patria dell’esercito sloveno.
  • (29-08-17) La Nord Corea ha lanciato un missile che ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido prima di cadere nel Pacifico occidentale.

Uruguay: E’ uscito il libro “Ejercitos en las calles, Sudamerica”

Tratto da https://periodicoanarquia.wordpress.com

“Eserciti nelle strade, Sudamerica” include uno studio basato su documenti della NATO e informazioni e analisi specifiche sui processi di militarizzazione in Sudamerica.
Per scaricarlo:

ejercitos_en_las_calles_sudamerica


Puglia: Volantino distribuito durante una biciclettata contro TAP

PEDALANDO CONTRO TAP

Bloccare tutto! è stato non solo uno slogan ampiamente usato, ma anche un buon suggerimento di metodo nei momenti caldi della lotta contro il gasdotto Tap che vogliono realizzare nel Salento. È la pratica del blocco selvaggio che ha rallentato i lavori e contrastato la realizzazione dell’ennesima nocività che Stati ed Economia vogliono
imporre sulle nostre teste. Una pratica che va tenuta, rafforzata, perfezionata, generalizzata… anche quando pare non ce ne sia la possibilità.

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E’ uscito il numero 3 del foglio antimilitarista “Kraken”


Lettera dei lavoratori RWM, qualcuno ha ancora voglia di chiamarli vittime?

 


Tratto da nobordersard

Pochi giorni fa è stata pubblicata da vari mezzi di informazione una lettera dei lavoratori della RWM, che hanno finalmente trovato il coraggio (si fa per dire) di prendere parola e posizione, all’interno dello spinosissimo dibattito che da quasi due anni è nato intorno alle attività dello stabilimento sulcitano.

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Ognuno come meglio crede

Riceviamo e pubblichiamo:

“ Regola principale: non agire in massa. Condividete un’azione in tre o in quattro al massimo. Il numero dei piccoli gruppi deve essere quanto più  grande possibile e ciascuno di loro deve imparare ad attaccare e sparire velocemente. La polizia cerca di schiacciare una folla di un migliaio di persone con un solo gruppo di cento cosacchi. E’ più facile battere un centinaio di uomini che uno solo, specialmente se questi colpisce di sorpresa e scompare misteriosamente. La polizia e l’esercito saranno senza potere se <mosca è coperta da questi piccoli distaccamenti inafferrabili. Non occupare roccaforti, le truppe saranno sempre in grado di prenderle o semplicemente di distruggerle grazie alla loro artiglieria. Le nostre fortezze saranno i cortili interni ad ogni luogo da cui è agevole colpire e facile partire. Se dovessero prendere questi luoghi, non vi troverebbero nessuno e avrebbero perso numerosi uomini. E’ impossibile per loro prenderli tutti poiché dovrebbero , per questo, riempire ogni casa di cosacchi”

AVVISO AGLI INSORTI , MOSCA , 11 DICEMBRE 1905

OGNUNO COME MEGLIO CREDE

Da diverso tempo la consapevolezza antimilitarista e non solo, ha preso consistenza nei fatti, in tutto il territorio sardo. Momenti di rottura e attacco si sono prodotti e incuneati nell’ingranaggio guerrafondaio, con risultati alterni ma comunque incoraggianti. Pratiche diverse, di massa o individuali, si sono intrecciate per un percorso unico col fine comune di porre freno, e in prospettiva fine, al dominio in divisa, alla sua logica e alla sua arroganza. Scritte sui muri, danneggiamenti vari, reti un tempo invalicabili divelte con rabbia, sbirri e servi vari affrontati con determinazione. NON BASTA.

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Eccoli i bravi prezzolati che vegliano sul trono del tiranno

Brano di Percy Bysshe Shelley tratto da “La Regina Mab”, Edizioni Solfanelli 2014.

Eccoli i bravi prezzolati che vegliano sul trono del tiranno

Fare ricorso all’omicidio come strumento di giustizia è un pensiero su cui un uomo dalla mente illuminata non indugerebbe volentieri. Marciare ordinati in ranghi e file, sfoggiando bardature e trombe, con l’obiettivo di sparare ai nostri consimili, infliggervi tutte le varianti delle ferite e delle sofferenze, lasciarli a rivoltarsi nel proprio sangue, vagare su campi desolati contando i morti e i morenti: sono tutte misure che, teoricamente, potremmo considerare necessarie, ma che nessun brav’uomo potrebbe elogiare o ammirare. SI vince una guerra: la verità è salva, la causa della giustizia trionfa! Forse c’è bisogno di un intelletto fuori dal comune per trovare il nesso fra questo enorme cumulo di sciagure e l’affermazione della verità o la tutela della giustizia.

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Silenzio! Bruciano le antenne…

Tratto da finimondo.org
Se il silenzio fa paura, forse è perché l’assenza di rumori familiari tende a farci ripiegare in noi stessi. Quando si avanza nell’oscurità silenziosa, non è raro parlare a se stessi, fischiettare un ritornello, riflettere ad alta voce per non ritrovarsi in preda all’angoscia. Ciò non è semplice e può anche esigere un po’ di esercizio, dato che le nostre menti sono state condizionate ad identificare silenzio con pericolo, oscurità con rischio. È l’angoscia a provocare il vuoto, il sentimento di trovarsi sul bordo dell’abisso e di non essere capaci di distogliere gli occhi dal baratro che si apre davanti a noi. Eppure, è proprio in quei momenti che si ha la propensione a trovarsi ancora più vicini a se stessi, senza intermediari, con una presenza di spirito e un’emozione molto più decise.

Monaco: Sabotata linea ferroviaria utilizzata dalle compagnie di armi

Tradotto da https://insurrectionnewsworldwide.com/

Monaco, Germania

Sabotaggio incendiario di una rete ferroviaria utilizzata dalle compagnie di armi.

Fra Allach e Unterföring c’è una sezione ferroviaria, centrale per le compagnie di armi, per i loro rifornitori e per altre compagnie capitalistiche . La rete ferroviaria é utilizzata esclusivamente per il trasporto di merci: metallo,automobili e veicoli commerciali.
Krauss-Mafei, MAN, MTU, BMW, Linde AG e l’ Euro Industry Park hanno tutte, qui, connessioni ferroviarie dirette.

Quindi, nella notte fra l’11 e il 12 luglio abbiamo messo degli ordigni incendiari in due sezioni, dove i cavi si intersecano (i cavi scorrono sotto a dei marciapiedi pedonali, paralleli alla linea ferroviaria).
Per incrementare la tenuta dell’incendio,nelle bottiglie di plastica riempite di benzina abbiamo messo dei chiodi lunghi.
Gli ordigni avevano un innesco esterno.

Sabotare la logistica e l’infrastruttura dello sfruttamento e del dominio.