Nella tarda mattinata di mercoledì 23 novembre, in concomitanza con il corteo in Sardegna contro il poligono militare di Capo Frasca, un gruppo di compagni si è recato a Pietramurata, nel basso Trentino.
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Riflessioni: Tempi di guerra
“ Rotoleremo tutti insieme nelle tenebre da cui non si ritorna, e il pozzo buio ci accoglierà, noi e i nostri dei assurdi, noi e i nostri valori criminali, noi e le nostre speranze ridicole”.
( Albert Caraco, Breviario del Caos)
Ho sentito la necessità di scrivere questo pezzo, visti alcuni avvenimenti accaduti negli ultimi mesi nella superpotenza capitalistica europea, sia per quanto riguarda il “fronte interno”, sia per quanto riguarda l’ U.E. nell’orribile gioco delle contese fra stati ed imperialismi rivali nella spartizione ed accaparramento delle risorse, e nello sfruttamento delle popolazioni e dei territori a livello mondiale.
Alcune buone ragioni per fare la guerra
Tratto da finimondo.org
Georges Henein
Navi militari nel porto di Cagliari
Tratto da nobasi.noblogs.org
Apprendiamo da L’Unione Sarda che ieri, domenica 20 novembre, stazionavano nel porto di Cagliari tre navi militari, in attesa di partire per un’esercitazione denominata Mare Apertum 2016.
Nell’intervista il comandante Otello Orsini dichiara che questo sarà l’evento addestrativo più importante per la Marina Militare, durerà fino al 25 novembre e coinvolgerà navi, sommergibili, aerei e forze anfibie provenienti dalle basi italiane. Questa esercitazione non compare nei calendari per il secondo semestre 2016, solo per quanto riguarda il poligono di Capo Teulada in questo periodo è prevista dal 13 al 30 novembre un’attività navale denominata Capacità Nazionale Proiezione dal Mare. Forse questa non menzione dipende dal fatto che l’attività si svolgerà in un non meglio precisato “Mediterraneo centrale” e non andrà quindi ad utilizzare i poligoni sardi. Come abbiano poi intenzione di addestrare forze anfibie in mare aperto, questo non è dato saperlo, cammineranno sulle acque?
In conclusione il comandante di cui sopra ricorda che le navi nel porto saranno aperte per accogliere eventuali visitatori in orari prefissati: un’entusiasmante visita guidata a godere delle bellezze di un mezzo che domani andrà ad uccidere uomini e donne, a bombardare e devastare territori di paesi vicini e lontani. Che figo!
Sardegna: Calendario delle esercitazioni per il II° Semestre 2016: rielaborazione ed analisi
Tratto da nobasi.noblogs.org
Denaro insanguinato: come il vostro 401k[1] trae profitti dalle bombe sullo Yemen
Tratto da nobasi.noblogs.org
Un’indagine in esclusiva di reported.ly ha tracciato la produzione e il trasporto di componenti di bombe dall’Unione europea agli Emirati Arabi Uniti, ed ha anche scoperto l’uso di bombe di produzione europea in attacchi della coalizione guidata dall’Arabia Saudita allo Yemen, dove sono state documentate morti civili potenzialmente illegali. Il produttore con sede in Germania dei componenti della bomba, la Rheinmetall AG, è una società quotata in borsa i cui azionisti principali hanno incluso una serie di imprese finanziarie statunitensi, il fondo pensione dello stato di New York, il programma di risparmio 529[1] del college della Virginia e il fondo pensione sovrano della Norvegia.
Sardegna: La Rete No Basi aderisce al corteo di Capofrasca il 23 novembre
Nel mese di ottobre come da prassi sono ricominciate le attività di esercitazione militare in Sardegna. La Rete No Basi né qui né altrove ha inaugurato questo secondo semestre con il campeggio antimilitarista tenutosi a San Sperate dal 6 ottobre e conclusosi con il corteo del 10 ottobre all’aeroporto di Decimomannu. Si è voluto con ciò sottolineare l’importanza di concentrarsi sull’asse Base Aerea di Decimomannu – Poligono di Capo Frasca, nella speranza di renderlo l’anello debole della presenza militare in Sardegna, e si vuole ora nuovamente volgere l’attenzione su Capo Frasca, per ritornare davanti a quei cancelli dove il 13 settembre 2014 si riaccese la fiamma dell’antimilitarismo sardo.
Trento: Porte aperte o porte in faccia?
Volantino distribuito dalle studentesse e dagli studenti dell’aula Rostagno di Trento durante l’iniziativa Porte Aperte per informare le future matricole dei tagli che l’Ateneo sta operando alle borse di studio e delle collaborazioni che vedono l’università rendersi complice della ricerca bellica.
Pisa: 23 novembre presidio contro controllo tecnologico e guerra
Qui sotto il si può scaricare il file:
Pisa: Contro la “Job Fair” di oppressori, guerrafondai e vivisettori
Tratto da informa-azione
Venerdì 28 ottobre, in occasione del Job Fair del Sant’Anna, si è tenuto un volantinaggio di fronte ai cancelli dell’istituto. L’iniziativa ha come obiettivo quello di far incontrare gli studenti con le industrie che potrebbero assumerli, tramite colloqui individuali nei quali era possibile approfondire la reciproca conoscenza. Gli striscioni esposti sono stati contro la ricerca scientifica, contro la guerra, e contro chi sperimenta e inquina la Sardegna nel poligono sperimentale di Quirra.