Category Archives: Generale

Turchia: attacchi del HBDH contro lo Stato e l’esercito turco

L’ HBDH (Peoples’ United Revolutionary Movement, Movimento Rivoluzionario dei Popoli Uniti), è un movimento nato nel 2016 dall’alleanza fra diverse organizzazioni di stampo comunista, socialista, rivoluzionario, curde e turche, con l’obiettivo di combattere il partito nazionalista AKP ed il regime fascista e autoritario instaurato dal suo principale esponente, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. L’HBDH ha portato a termine svariati attacchi contro il regime, le sue articolazioni e i suoi sostenitori: riportiamo qui di seguito le rivendicazioni di alcuni attacchi avvenuti nel corso degli ultimi mesi.

[tradotto da svariati articoli pubblicati su: AnarchistsWorldWide]

30 luglio 2019. Konya, Turchia: Unità di Vendetta del HBDH attaccano una fabbrica di armi del distretto di Beyşehir Continue reading


Germania: Feministische Autonome Zellen (Cellule Femministe Autonome). Perché la notte ci appartiene

Da insuscettibile di ravvedimento

Because the night belongs to lovers,
Because the night belongs to us
– Patti Smith

Da qualche tempo osserviamo con preoccupazione la direzione in cui le lotte emancipatorie nei paesi di lingua tedesca si sono spostate negli ultimi anni. Noi, persone che sono state politicizzate all’interno di queste strutture negli ultimi anni, da allora abbiamo sentito un senso sempre crescente di responsabilità nella direzione dei nostri gruppi e movimenti. Allo stesso tempo, abbiamo sperimentato che le preoccupazioni e le paure personali su cosa dovremmo fare della nostra vita e su come dovremmo affrontare, ad esempio, le pressioni economiche e repressive, non sono state o non sono adeguatamente intercettate da queste stesse strutture. La nostra fiducia nella responsabilità della sottocultura radicale di sinistra vacillò. Le crisi personali hanno coinciso con quelle che abbiamo visto come carenze strutturali e come dubbi sulle nostre connessioni e sul “movimento”:
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A proposito del prigioniero loquace di Zurigo

un comunicato dalla Svizzera:

Come ex gruppo di solidarietà, con questo comunicato rendiamo pubblica la fine delle nostre attività di solidarietà e di sostegno nei confronti del prigioniero arrestato a Zurigo alla fine di gennaio 2019. Da allora fino ad oggi, egli si trova incarcerato in detenzione preventiva.
Questa persona ha redatto una dichiarazione relativa alle accuse mosse a suo carico, tra cui l’incendio di diversi veicoli militari a Hinwill (una cittadina nei pressi di Zurigo) e di un’antenna radio di emergenza della polizia, a Zurigo. Una dichiarazione che non possiamo accettare. Egli ha poi depositato questa dichiarazione presso l’ufficio del procuratore nel corso del suo interrogatorio di chiusura dell’indagine. Continue reading


Ecco come il Pentagono condiziona e finanzia la ricerca scientifica in Italia

di Antonio Mazzeo:
La ricerca scientifica nelle università e nei laboratori di istituti pubblici e privati italiani? Sempre più finalizzata allo sviluppo di armi e tecnologie belliche e con il generoso contributo delle forze armate degli Stati Uniti d’America. E’ quanto emerge dall’analisi del data base relativo alle spese effettuate dal governo di Washington, consultabile liberamente in rete (vedi https://gov.data2www.com). La sistematizzazione dei dati, non certo facile per l’enorme mole degli indicatori e delle informazioni contenute, ha permesso di documentare come a partire dal 2010 ad oggi il Dipartimento della Difesa USA, congiuntamente a US Army, US Air Force e US Navy abbia sovvenzionato con oltre 15 milioni di dollari programmi, sperimentazioni, conferenze, workshop e scambi internazionali delle università e dei più noti centri di ricerca nazionali. Continue reading


RWM: blocco delle esportazioni verso l’Arabia Saudita e licenziamenti

In data 10 settembre RWM spa ha diramato un comunicato ai propri dipendenti nel quale è stato annunciato un imminente taglio di personale: nello specifico, si tratterebbe di 160 lavoratori. RWM spa, lo ricordiamo, è proprietaria dello stabilimento di Domusnovas, in Sardegna, da anni al centro di polemiche e attacchi per via della produzione di armamenti e munizioni impiegate anche nella carneficina in atto nello Yemen. L’azienda, nella persona del direttore generale Fabio Sgarzi, spiega come i tagli siano motivati dal calo delle commesse, dovuto principalmente alla sospensione delle licenze di esportazione verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, effettiva dallo scorso 29 luglio. Il 26 giugno, infatti, veniva approvata dal parlamento italiano una mozione per lo stop all’esportazione di bombe, missili e relativa componentistica verso i due Stati del Golfo Persico. Continue reading


Anarchia o catastrofe

tratto dal n.9 della rivista “I giorni e le notti”:

Negli ultimi tempi c’è stato molto dibattito sugli assetti globalmente dominanti a livello economico e sociale. Moltissimi fanno delle analogie con il periodo che ha preceduto la Prima Guerra mondiale. Ma ci troviamo davvero prima di una grande guerra? E la guerra ha mai davvero cessato di esserci? Di sicuro, se per guerra si intende uno scontro tra truppe di diverse nazioni su scala globale, si potrebbe rispondere di sì, ma le guerre avvengono quotidianamente. Come avvenivano prima della Prima Guerra mondiale e dopo la Seconda, così anche oggi. Ma c’è un’altra guerra che non è mai cessata: la guerra sociale dispiegata dai detentori dell’autorità, della ricchezza e dei mezzi di produzione contro chi in questo mondo sta in basso. Si tratta di una guerra mondiale. Come è stato detto prima dell’ultima crisi dall’affarista americano Warren Buffett (terzo uomo più ricco al mondo in quel periodo): «La guerra di classe esiste, è vero, ma questa guerra è condotta dalla mia classe, quella dei ricchi, e la stiamo vincendo». Continue reading


Cuori ardenti

tratto dal n.9 della rivista “I giorni e le notti”:

Quale bufera potrebbe spegnere un cuore ardente? E due? E tre…? Volete estinguerlo? Con secchiate d’acqua fredda, prego, non affogherà. Da legato, scioglierà il nodo alla gola. Anche da rinchiuso, sentirete ancora martellare il battito. Infilzategli pure delle spine, proprio così, una dietro l’altra. Stillerà sangue, già. Solo il cuore trafitto sa ardere.
Alcuni pensieri che balenano alla mente piovono letteralmente addosso e sembrano, per lo più, destinati a svanire scivolando via lungo il pendio erto della vita. Altri rimangono come ferite. Non accennano a rimarginarsi, nonostante il passare del tempo. Certi, sebbene ricorrenti, feriscono alcuni e lasciano incolumi molti. Questa sorta di “immunità da gregge”, che lascia intatti molti cuori, cosicché possano sorvolare pressoché su tutto, è presto riassumibile nell’altra faccia impressa sulla maglia della procedura e del lavoro macchinico, e cioè “la cosa non mi tocca” e al secondo rintocco la campana suona: “non posso farci niente” – questa la miseria vera e propria. Continue reading


Eni e il “green” verde sporco

Come si può notare negli ultimi mesi c’è una cospicua campagna mediatica da parte dell’Eni attraverso i più disparati metodi di propaganda. Pubblicità sui giornali a piena pagina, spot in tv, giganteschi pannelli pubblicitari, inserzioni sul web e una accattivante grafica stile “green” – “bio”.
Cos’è che ci vuole dire l’Eni con i suoi messaggi e con le sue politiche sull’innovazione dello sviluppo economico?
A Porto Marghera, a Venezia, c’è la prima raffineria tradizionale trasformata in bioraffineria.
Ora tocca a Gela dove con lo stesso metodo si vuole aprire il secondo stabilimento di bioraffinazioni, per ora ancora in fase di sperimentazione. Questa nuova lavorazione, chiamata “waste to fuel” (W2F), consiste nel trasformare i rifiuti solidi urbani organici in bio-olio per carburanti navali con basso tasso di zolfo, cioè ‹‹ripetere in poche ore ciò che la natura ha fatto in millenni per produrre il petrolio››. Continue reading


La RWM taglia

tratto da nobordersard:

I giornali riportano la notizia che la RWM in seguito al blocco delle esportazioni imposto dal governo sta inizando ad accusare i primi colpi, e a pagarne le conseguenze sono i lavoratori stagionali, quelli con contratti brevi.
Ecco la nota dei sindacati: “Oltre a non rinnovare i contratti a tempo determinato – si legge in una nota delle segreterie regionali e sulcitane della Femca Cisl e Ficltem Cgil – per far fronte alla crisi l’azienda potrebbe ridurre anche il personale a tempo indeterminato, e c’è incertezza anche sul prosieguo dell’investimento da oltre 40 milioni di euro sul territorio”.


E gli stupri dei soldati italiani?

Lo scorso 23 Aprile al Palazzo di Vetro, a New York, c’è stato un Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Sul tavolo c’era da discutere una risoluzione che aveva come obiettivo il combattere l’uso dello stupro come arma da guerra.
Il testo formulato dalla presidenza tedesca ha creato un dibattito molto teso. Questo testo aveva due punti fondamentali: il primo la creazione di un organismo di monitoraggio della violenza sulle donne in ambiti di guerra, il secondo per il finanziamento di aiuti sanitari alle vittime di strupro tra cui l’interruzione di gravidanza assistita. Su tutti e due i punti un’ inedita alleanza USA-Cina-Russia ha messo il veto sulla risoluzione indebolendo così la proposta.
Sul secondo punto poi Donal Trump si è opposto con forza perchè aiutare le vittime di stupro vuol dire supportare la pratica dell’aborto: un bel discorso per il suo elettorato conservatore viste le nuove leggi sull’aborto passate negli ultimi mesi in alcuni Stati federali degli USA. Presenti all’incontro c’erano anche ONG come Fondazione Pangea, Amnesty International, l’ambasciatore italiano Stefano Stefanile, e anche persone dello spettacolo come l’attrice Angelina Jolie o Amal Clooney che con la sua ingenuità ha dichiarato che “l’epidemia di violenza sessuale ha come unico antidoto possibile la giustizia”. Continue reading