Category Archives: Convogli militari

Livorno: i portuali si sono rifiutati di caricare armi su una nave diretta in Palestina

Segnaliamo per conoscenza questa notizia sul rifiuto dei portuali livornesi a caricare armi dirette in Israele:

Tratto da https://www.lavocedellelotte.it/2021/05/15/livorno-i-portuali-si-sono-rifiutati-di-caricare-armi-su-una-nave-diretta-in-palestina/

Livorno: i portuali si sono rifiutati di caricare armi su una nave diretta in Palestina

Un settore dei portuali di Livorno, su segnalazione dei loro compagni del CALP di Genova, si è rifiutato di caricare materiali militari sulla “Asiatic Island” diretta verso il porto di Ashdod e che farà tappa oggi a Napoli.


Un settore dei lavoratori del porto di Livorno, organizzati con il sindacato USB, hanno denunciato l’arrivo di una nave contenente materiali militari destinati a Israele, ai quali se ne sarebbero dovuti aggiungere altri durante la tappa toscana del viaggio della “Asiatic Island”. I portuali hanno così diffuso la notizia e hanno allertato le autorità competenti su questo traffico, volto a rifornire le forze armate di Israele proprio nel momento della brutale aggressione al popolo palestinese.

Continue reading


Sulla guerra e sulla “Lettera aperta dei lavoratori dell’agenzia marittima Delta”

Tratto da https://calp238599372.wordpress.com/2020/05/18/sulla-guerra-e-sulla-lettera-aperta-dei-lavoratori-dellagenzia-marittima-delta/

Sulla guerra e sulla “Lettera aperta dei lavoratori dell’agenzia marittima Delta”

Il 20 maggio 2019, un anno fa, per la prima volta un carico militare destinato alla Guardia Nazionale saudita è stato bloccato nel porto di Genova grazie all’iniziativa di lavoratori portuali e tanti compagni e compagne, cittadini e cittadine, che sono accorsi al presidio al Genoa Metal Terminal, dove ormeggiava la Bahri Yanbu. Accanto al presidio, non meno importante, uno sciopero proclamato dalla CGIL-Filt. Le ragioni erano piuttosto semplici, quasi banali: non voler collaborare al grande meccanismo della guerra. Le navi della compagnia nazionale saudita Bahri, infatti, hanno sempre trasportato – e a volte imbarcato anche qui a Genova – mezzi militari ed armi verso Oriente, e in particolare verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi, coinvolti (da aggressori) nel conflitto in Yemen. Continue reading


Genova: Al porto una nave saudita con materiale bellico

Tratto da http://www.ondarossa.info

Lo scorso 17 aprile, in piena pandemia, una nave della flotta saudita Bahri ha attracca a Genova con a bordo armi o equipaggiamento militare. La denuncia dei portuali genovesi, da anni in prima linea contro il traffico di armamenti nel loro scalo: «Sembra siano carri armati Ercules 882, prodotti negli Stati uniti. Potrebbero essere diretti in Arabia saudita, Kuwait o Marocco. O forse in Turchia: il prossimo scalo previsto è Iskenderun».

Il Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) sottolinea come, in tempo di Covid-19, «molte categorie sono costrette a rischiare il contagio per non fermare la produzione e distribuzione di generi di prima necessità» in cui certo non rientrano gli armamenti.

Ne parliamo con Christian, lavoratore portuale di Genova.

Per ascoltare l’intervista: https://ia801506.us.archive.org/32/items/ror-200422_1159-1211-/ror-200422_1159-1211-.ogg


ANDRÀ TUTTO BENE! Comunicato del CALP di Genova

Dalla pagina FB del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali

L’image contient peut-être : plein air Continue reading


Esercitazione beffa della NATO nel Mediterraneo colpito dall’epidemia da Covid-19

Dal Blog di Antonio Mazzeo

La pandemia da Covid-19 non ferma i giochi di guerra aeronavali della Nato nel Mediterraneo orientale. L’1 aprile ha preso il via un’esercitazione a cui partecipano unità di superficie, sottomarini, elicotteri, aerei da pattugliamento e velivoli senza pilota di Italia, Grecia e Turchia nell’ambito dell’operazione Sea Guardian 2020 dell’Alleanza atlantica. “Le forze militari condurranno attività di pattugliamento con l’obiettivo di individuare naviglio sospetto implicato con azioni terroristiche oppure con il traffico di migranti”, spiega il Comando generale delle forze navali Nato (MARCOM) con sede a Northwood, Gran Bretagna. Continue reading


L’RFT nel mezzo del gioco della guerra

Riceviamo e pubblichiamo, originale su junge Welt del 26 febbraio 2020

E’ iniziata la fase alta delle grandi esercitazioni militari USA “Defender Europe 2020” [ndr. poi sospese in data 12/03/20 a causa della pandemia da covid-19]. Già alla fine di gennaio erano iniziati i primi trasporti delle apparecchiature di guerra in direzione Est, i primi distaccamenti USA e i loro aiutanti militari, provenienti da parecchi stati-NATO, fra i quali l’RFT, nelle ultime settimane si sono mossi assieme in diverse stazioni per mettere a punto gli ultimi preparativi per l’esercitazione. Continue reading


Coronavirus? Macché, la Ue apre alle manovre Usa

Pur non condividendo la linea politica de Il Manifesto, ripubblichiamo quest’articolo sulle importanti manovre militari che stanno interessando USA, EU (e non solo) a dispetto delle misure restrittive imposte per far fronte all’emergenza covid-19.

L’Arte della guerra. Lo Us Army Europe ha richiesto l’istituzione di «un’Area Schengen militare», con la differenza che a circolare liberamente non sono persone ma carrarmati. Test decisivo è l’esercitazione «Difensore dell’Europa 2020», in aprile e maggio

Da Il Manifesto

I ministri della Difesa dei 27 paesi della Ue, 22 dei quali membri della Nato, si sono incontrati il 4-5 marzo a Zagabria in Croazia. Tema centrale della riunione (cui ha partecipato per l’Italia il ministro Guerini del Pd) non è stato come affrontare la crisi da Coronavirus che blocca la mobilità civile, ma come incrementare la «mobilità militare». Test decisivo è l’esercitazione Defender Europe 20 (Difensore dell’Europa 2020), in aprile e maggio. Continue reading


Made in France

L’associazione di giornalismo investigativo Disclose ha recentemente diffuso il contenuto di alcuni documenti riservati dei servizi segreti francesi: questi proverebbero la vendita di armi e mezzi militari di produzione francese ad Emirati Uniti e Arabia Saudita, poi impiegate nel conflitto in Yemen. Si parla di Carri Leclerc, aerei Mirage 2000-9, radar Cobra, blindati Aravis, elicotteri Cougar e Dauphin, corvette lancia-missili Baynunah e cannoni Ceasar. I vertici governativi francesi (dal presidente Macron alla ministra della difesa Parly) sostengono che tali armi vengano usate in “posizioni difensive” e di non essere a conoscenza del fatto che possano o meno aver provocato vittime civili “in modo diretto”. Scuse assai deboli di fronte alla portata del conflitto in atto, e contraddette da altre fonti.  Disclose ha anche tracciato le rotte che seguono le esportazioni di armi – ricordiamo che alcuni carichi della compagnia saudita Bahri sono stati recentemente oggetto di blocco in vari porti europei.

Qui di seguito, un breve video che riassume l’inchiesta (sottotitoli disponibili in Francese e inglese selezionando fra le opzioni di YouTube):

 


Sbarchi militari a Sant’Antioco, L’ESERCITO STA USANDO UNA NUOVA NAVE

Tratto da nobordersard

La parte interessante di questa notizia non è il consueto sbarco di brigate corazzate al porto di Sant’antioco, ma bensì il fatto che a portare qui i militari non sia stata la Maior o l’Altinia ma una nave chiamata CAPUCCINE.

Questa può sembrare una cosa da poco ma in realtà rappresenta una novità assoluta, infatti negli ultimi quattro anni i trasporti dei mezzi dell’esercito italiano sono stati sempre effettuati dalle navi dell’armatore Visentini di Rovigo, che di anno in anno rinnova l’appalto con il ministero della guerra. Non sappiamo se si tratti di un nuovo acquisto di Visentini o se di un nuovo appalto dello stato. Ci aggiorneremo e vi faremo sapere, nel frattempo vi offriamo le foto dello sbarco.


Aggiornamento navi gialle

La Maior è ora ormeggiata al porto di Gioia tauro, non sappiamo chi si sia portata via dalla sardegna, potrebbero essere il reggimento Pinerolo, abituè dei poligoni sardi.

L’Altinia invece è sempre nel golfo di Palmas.